CASSA INTEGRAZIONE ARTIGIANATO: DIFFERIMENTO DEI TERMINI AL 31 MARZO PER I RITARDATARI 2020 E ALTRI 2 MILIARDI PER IL 2021

La pandemia non sembra placarsi, ed il Governo, dopo tante pressioni dalle parti sociali dell’artigianato stanzia altre settimane di cassa integrazione per il settore.

A darne notizia, il Presidente dell’Ente Bilaterale Artigianato Calabria Giovanni Aricò, soggetto gestore delle casse integrazioni erogate dal Fondo FSBA in Calabria. Abbiamo numeri mai registrati prima, prosegue Aricò, aziende ormai sull’orlo di una crisi irreversibile, lavoratori che da mesi non lavorano o si alternano per assicurare un minimo di produzione che garantisca la sopravvivenza aziendale.

Nelle settimane scorse abbiamo sollecitato, come parti sociali regionali, la riapertura dei termini per le domande di CIG Coronavirus 2020, l’obiettivo era quello di far rientrare tutte quelle imprese che per un motivo o un altro non erano riuscite a chiedere nei tempi previsti dalla normativa la cassa integrazione per i propri lavoratori nell’anno 2020. Alla fine grazie al Decreto Milleproroghe è arrivata la riapertura dei termini sino al 31 Marzo per tutti, dando così una nuova opportunità a chi era rimasto senza sussidi.

Inoltre, con la pubblicazione di ieri in Gazzetta ufficiale, del Decreto Legge 41/2021 il Governo finalmente conferma quello che le parti sociali chiedevano da mesi, ovvero altre 28 settimane di CIG per il periodo 1 Aprile – 31 Dicembre 2021.

“Una attività senza sosta, aggiunge Michele Gigliotti vicepresidente dell’Ente, per garantire ai lavoratori delle imprese artigiane un sussidio che consenta, in parte, di arginare le difficoltà che la crisi innescata dalla pandemia ha generato”. E’ vero che molti lavoratori lamentano i continui ritardi nei pagamenti, dovuti essenzialmente alle procedure burocratiche necessarie alla liquidazione delle risorse dai Ministeri competenti, ma non tutti sanno che prima della costituzione del Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano, non esisteva alcun ammortizzatore sociale per il comparto e grazie alla parti sociali è stato reso strutturale uno strumento- prestazioni cassa integrazione- che in tempi di COVID si è rivelato necessario e indispensabile a tutti. “Il D.lgs 148/2015 ha introdotto gli ammortizzatori sociali obbligatori – conclude Gigliotti – per tutte le imprese sopra i 5 dipendenti, le parti sociali artigiane lo hanno esteso e reso strutturale anche per le imprese con un solo dipendente evitando discriminazioni tra comparti e tra gli stessi lavoratori”.

Infine, sulle cifre stanziate dal governo per le casse integrazioni 2021, a dare i numeri è il direttore regionale Andrea Monteleone il quale rammenta che nella legge di stabilità erano stati previsti 900 milioni di euro per i Fondi Bilaterali istituiti ai sensi dell’art. 27 del d lgs 148/2015, a cui si aggiungono adesso un miliardo e cento, inseriti nel Decreto Legge n. 41 pubblicato ieri. Di questi due miliardi, con decreti interministeriali, il 75% viene destinato al Fondo dell’artigianato F.S.B.A. Un risultato importante quindi, conseguito anche, grazie alla determinazione e alla tenacia delle parti sociali Regionali Calabresi, che per mesi hanno fatto pressione per un intervento incisivo a livello nazionale.